"Le regole del gioco", oltre a indicare un metodo di lavoro che vuole aprire strade perché il gioco creativo possa durare a lungo anche dopo l'esperienza del laboratorio, è anche un progetto in sé: è una serie coordinata di laboratori brevi, che possono essere frequentati separatamente oppure costituire un insieme cui dedicare una serie concatenata di appuntamenti, autosufficienti o collocati all'interno di una mostra interattiva di materiali teatrali e giochi.

Ogni segmento di questo insieme esplora un diverso aspetto delle possibilità di comunicazione delle persone e degli oggetti.

Il nocciolo costitutivo di ciascun laboratorio breve può essere sviluppato in forma più articolata attraverso laboratori più lunghi o addirittura sotto forma di progetti speciali, personalizzati sulle esigenze dei partecipanti, o trasformarsi fino a prendere la misura di percorso di formazione.

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laboratori

SMISTAMENTO AD ARTE
Cose in cielo - cose nella notte
Mymaps - luoghi progettati con il computer smontato
Da cosa nasce cosa
Assemblaggi 3D
Metamorfosi di una lavatrice

STORIE & OGGETTI
Natività fra le cose 'umili'
Falegnameria Pinocchio

corsi e progetti di formazione

Ouverture
Il teatro degli oggetti
Laboratorio MTI
L'Atelier delle Figure



laboratori: smistamento ad arte
L'ARTE DEL FARE

Sono laboratori dedicati alle arti visive e al loro rapporto con gli oggetti. I partecipanti producono opere con la tecnica dell’assemblaggio, sviluppando i diversi temi di ciascun laboratorio e utilizzando oggetti e materiali ‘a perdere’ che hanno perso il loro uso quotidiano originario.

Gli oggetti sono rotti, consumati, smontati, parzialmente riconoscibili o mai visti così. Le loro qualità plastiche (forma, dimensione e colore) guidano a una diversa percezione, la loro possibilità di molteplici combinazioni permette di creare figure, ambienti e situazioni.

Le opere ultimate vengono fotografate, poi pubblicate sul sito e rese scaricabili. In seguito i risultati più interessanti entrano nella mostra 'in progess' .

Cose in cielo - cose nella notte
Il cielo come lo vediamo e come lo immaginiamo.

Il cielo è quella porzione di universo che sta 'sopra di noi', di notte si vedono stelle e pianeti, ed è popolato anche da elementi costruiti dall'uomo: satelliti, stazioni spaziali, shuttle. Il tempo che scorre ci mostra cieli diversi, la visione cambia con il variare dei moti celesti.
Questa mutabilità ha incuriosito l'uomo fin dalla preistoria, scrutando il cielo di notte per capire e per interpretare ha creato le basi della scienza e ha inventato miti e leggende.
Oggi che l'astronomia e l'esplorazione spaziale hanno ampliato la nostra conoscenza dell'universo non abbiamo smesso di fantasticare, raccontare storie, appasionarci alla fantascienza. Il cielo di notte ha qualcosa di magico che ci porta a immaginare. Il cielo di notte è lo spazio dove realtà e fantasia si incontrano, Il cielo di notte è uno spazio dove proiettiamo le nostre personali leggende.

Il laboratorio prevede l'installazione di elementi mobili, realizzati con la tecnica dell'assemblaggio di oggetti, che verranno appesi al soffitto. Si giocherà poi con la luce e i movimenti dell'aria, illuminando e facendo muovere i mobile. L'animazione di questo 'cielo' potrà far nascere momenti di racconto collettivo.

A richiesta gli assemblaggi potranno restare appesi per qualche giorno.
Le opere saranno fotografate e pubblicate nel nostro sito, scaricabili ad alta definizione dai partecipanti.

guarda le immagini

caratteristiche:
UTENZA: max25; adulti, ragazzi a partire da 6 anni, gruppi famigliari
DURATA: 2 ore e mezza
SPAZI: locale con pavimento libero 36mq ca. anche divisi in 2 spazi ma contigui

ESIGENZE TECNICHE GENERALI:
Spazio oscurabile; 2/3 tavoli grandi
Videoproiettore
Presa di corrente 3kW in ogni spazio
Materiali e supporti tecnici a carico nostro

E' necessaria una verifica preliminare degli spazi con sopralluogo o invio di piantina e/o fotografie.
Il montaggio delle strutture va fatto due ore prima dell'inizio.
Smontaggio in data da definire di volta in volta.

Ogni partecipante deve portare una torcia elettrica


My maps - luoghi progettati con il computer smontato

Il laboratorio crea paesaggi fisici assemblando componenti dei computer dismessi ed esplora le loro possibilità plastiche e immaginarie.
I componenti di queste macchine così anonime all'esterno rivelano un inaspettato 'paesaggio' interno: partendo da questa prima osservazione si è sviluppato un piano di lavoro che stimola i partecipanti a realizzare scene abitative su varia scala, da un interno di casa a un edificio, da un quartiere a una città, cercando l'oggetto giusto per la funzione descrittiva giusta.
Le opere saranno fotografate e pubblicate nel nostro sito, scaricabili ad alta definizione dai partecipanti.
guarda le immagini

caratteristiche:
UTENZA: max25; adulti, ragazzi a partire da 7 anni, gruppi famigliari
DURATA: 2 ore e mezza
SPAZI: grande locale con pavimento libero

ESIGENZE TECNICHE GENERALI:
2/3 tavoli grandi
Videoproiettore
Presa di corrente 3kW
Materiali e supporti tecnici a carico nostro


Da cosa nasce cosa

Vengono forniti tre gruppi di oggetti di varia forma accomunati dal materiale di cui sono fatti, legno, metallo e plastica.
Per dare omogeneità formale alle opere si procede con un materiale alla volta.
Accostando questi materiali su uno sfondo si creano facce, corpi, animali e personaggi.
Ogni realizzazione viene fotografata, poi gli oggetti tornano nel deposito e possono essere riutilizzati per nuove composizioni.
Le fotografie saranno pubblicate nel nostro sito, scaricabili ad alta definizione dai partecipanti.
guarda le immagini

caratteristiche:
UTENZA: max25; adulti, ragazzi a partire da 5 anni, gruppi famigliari
DURATA: 2 ore
SPAZI: grande locale con pavimento libero
Materiali e supporti tecnici a carico nostro


Assemblaggi 3D

E’ uno sviluppo della serie degli assemblaggi e ne condivide finalità e gran parte delle tecniche di gioco.
Qui entrano in gioco oggetti e materiali di piccole dimensioni che, invece di essere disposti sul piano, sono fissati su supporti di plastilina, permettendo la realizzazione di figure tridimensionali in grado di restare verticali e permettere dunque una collocazione nello spazio.
Ciò conferisce ai prodotti una dimensione molto più ‘teatrale’, che può fare parte del processo di riflessione durante il lavoro e sfociare in soggetti programmaticamente ‘drammatici’ tratti dal mondo delle fiabe, della letteratura, del teatro, del cinema.
Le opere saranno fotografate e pubblicate nel nostro sito, scaricabili ad alta definizione dai partecipanti.

caratteristiche:
UTENZA: max25; adulti, ragazzi a partire da 5 anni, gruppi famigliari
DURATA: 2 ore
SPAZI: grande locale con pavimento libero
Materiali e supporti tecnici a carico nostro


Metamorfosi di una lavatrice

In questo caso gli oggetti base di cui si comporranno le opere provengono tutti e soltanto da un oggetto tecnologico domestico di cui vediamo di norma solo l’esterno. Sorprende sempre scoprire quanti oggetti e materiali si trovano all’interno.
Tutti gli oggetti provengono da lavatrici smontate, i pezzi vengono poi categorizzati per materiali, per dimensioni, per possibilità associative; infine si procede alla realizzazione delle figure secondo il processo descritto per il laboratorio 'da cosa nasce cosa'.
Le opere saranno fotografate e pubblicate nel nostro sito, scaricabili ad alta definizione dai partecipanti.
guarda le immagini

caratteristiche:
UTENZA: max25; adulti, ragazzi a partire da 5 anni, gruppi famigliari
DURATA: 2 ore
SPAZI: grande locale con pavimento libero
Materiali e supporti tecnici a carico nostro


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laboratori: storie & oggetti
L’ARTE DEL RACCONTARE

Alcune storie sono così famose e diffuse che tutti in un modo o nell’altro le abbiamo ascoltate, lette, studiate, viste al cinema e in teatro, disegnate a scuola .
Nella nostra memoria le parole e le immagini  di queste storie si sono fuse dentro il nostro immaginario.
Il gioco sviluppa l'esplorazione e la valorizzazione del potenziale evocativo degli oggetti in relazione alla ‘memoria’ della storia narrata.
La storia, che da il nome al singolo laboratorio, viene raccontata da un animatore-narratore mentre crea un installazione con oggetti.
Gli elementi narrativi e visuali proposti fanno da stimolo al lavoro  del gruppo che costruirà una originale galleria di figure realizzata con la tecnica dell'assemblaggio.
Alla fine si compone un installazione-paesaggio di cui ognuno ha creato un segmento.
Le installazioni-paesaggio prodotte possono rimanere per qualche tempo alla visione pubblica.
I prodotti del laboratorio verranno fotografati e pubblicati sul nostro sito nella galleria virtuale d'immagini, a cui i partecipanti potranno accedere.

Natività fra le cose 'umili'
laboratorio sul racconto della Natività

Un animatore-narratore guida un gruppo di ragazzi alla creazione di un Presepe con gli oggetti che non si usano più, che si buttano: le cose 'umili'.
Vengono realizzate scene della Natività, ispirate alla tradizione iconografica del Presepe e a quella del racconto della Natività dei Vangeli.
L'animatore inizia con un momento di  racconto: dalla nascita di Cristo alla Fuga in Egitto, avvalendosi di figure di un nostro allestimento del Presepe.
In questo  modo si mettono in luce gli elementi narrativi-costruttivi su cui i partecipanti elaboreranno la loro personale versione di Presepe realizzata con la tecnica di assemblaggio di oggetti.
A richiesta l'installazione potrà restare esposta per un periodo da concordare.
Le opere saranno fotografate e pubblicate nel nostro sito, scaricabili ad alta definizione dai partecipanti.
guarda le immagini della narrazione - guarda le immagini del laboratorio 2013 - guarda le immagini del laboratorio 2012

caratteristiche:
UTENZA: max25; ragazzi a partire da 6 anni, gruppi famigliari
DURATA: 2 ore
SPAZI: sala ampia ben illuminata


ESIGENZE TECNICHE GENERALI:
3/4 tavoli grandi
Presa di corrente 3kW
Materiali e supporti tecnici a carico nostro

E' necessaria una verifica preliminare degli spazi con sopralluogo o invio di piantina e/o fotografie
Il montaggio delle strutture va fatto due ore prima dell'inizio
Smontaggio in data da definire di volta in volta


Falegnameria Pinocchio

‘C’era una volta un pezzo di legno…’, è  la prima frase del romanzo di Collodi che ci suggerisce come associare storia e oggetti.
I ragazzi giocano prima con i ricordi di immagini e parole che hanno immagazzinato nella memoria al fine di  sviluppare una ‘storia collettiva’ personale.
Poi continuano esplorando un universo ‘ligneo’: (ritagli di falegnameria, pezzi di cornici e di mobili, rami e radici, frammenti di giocatoli e di utensili) con cui creano. con la tecnica dell’assemblaggio, pannelli che illustrano le diverse situazioni.
Si chiude il laboratorio con l’animatore che racconta  e commenta a modo dei contastorie, seguendo i pannelli, la ‘storia collettiva’.
Le opere saranno fotografate e pubblicate nel nostro sito, scaricabili ad alta definizione dai partecipanti.

guarda le immagini

caratteristiche:
UTENZA: max25; ragazzi a partire da 6 anni, gruppi famigliari
DURATA: 2 ore e mezza
SPAZI: sala ampia ben illuminata
ESIGENZE TECNICHE GENERALI:
2/3 tavoli grandi
Presa di corrente 3kW
Materiali e supporti tecnici a carico nostro

E' necessaria una verifica preliminare degli spazi con sopralluogo o invio di piantina e/o fotografie
Il montaggio delle strutture va fatto due ore prima dell'inizio




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corsi e progetti di formazione
sommario

Ouverture
Il teatro degli oggetti
Laboratorio MTI
L'Atelier delle Figure

Ouverture

Queste due conferenze/introduzioni –, una, l'altra o entrambe a seconda dei destinatari – aprono le sedute di lavoro di tutte le attività illustrate in questa sezione; esse costituiscono una prima inquadratura dei temi e una base di linguaggio comune che accompagnerà ogni fase del percorso.

“Dimostrazioni trasportabili sul Teatro di Oggetti”
- La collocazione del Teatro d'Oggetti nell'insieme del Teatro di Figura e delle sue tecniche
- Le associazioni di idee generate dagli oggetti
- Lo sguardo verso gli oggetti e il modo di presentarli
- Il ruolo attorale e in generale della presenza umana nel Teatro d'Oggetti
- La presentazione si conclude con un frammento spettacolare riassuntivo dei temi trattati che può, in talune situazioni, essere preceduto da un'improvvisazione del conduttore con oggetti forniti dai partecipanti.

“Avan-sguardo: i nostri occhi davanti agli oggetti”
- Dagli albori della fotografia al giro di boa del Teatro di Figura in 100 immagini
- L'influenza delle teorie e delle opere delle avanguardie artistiche del '900 sul nostro modo di guardare il mondo delle cose
- La pipa di Magritte e la doppia percezione
- La presentazione si concude con un gioco collettivo dove le cento immagini introduttive vengono sviscerate attraverso procedure flessibilmente ludiche

I dettagli delle presentazioni e la loro eventuale sequenza saranno definiti dai curatori sulla base della messa a punto specifica del programma definitivo, sempre necessaria per questo tipo di interventi.


Il teatro degli oggetti

Il corso percorre tutte le fasi di approccio all'uso degli oggetti come strumenti narrativi, preliminari all'allestimento spettacolare vero e proprio.
Ciò in analogia con le scuole di Arte Drammatica che chiamano correttamente il loro insegnamento ‘corso di aiuto-regista’. Ci sono cose che non si possono insegnare. Lo ricorda con chiarezza e felice sintesi Peter Brook: “Si diventa registi autodefinendosi tali, poi persuadendo gli altri che questo è vero.” (P.B. - Il punto in movimento – Ubulibri 1988; p.21)

Il programma affronta in sequenza questi argomenti:
- i tipi di relazioni che intratteniamo con gli oggetti
- guardare gli oggetti: categorie e associazioni di idee; le diverse qualità degli oggetti
- gli oggetti nello spazio
- gli insiemi di oggetti
- il movimento degli oggetti; il rapporto con lo spazio e con il corpo
- raccontare con gli oggetti

Una riflessione più ampia su questi argomenti è sviluppata in: Luì Angelini e Paola Serafini – Giocare con gli oggetti – GuaraldiLAB 2015 [link]

caratteristiche:
UTENZA: adulti o adolescenti
GRUPPO: max. 16 persone
DURATA: 12 ore; 4 incontri di 3 ore o ‘full immersion' (2 incontri di 6 ore)
SPAZI: almeno due locali, uno dei quali oscurabile; possibilità di ricovero dei materiali; 4 Tavoli grandi
MATERIALI: da definire per ogni progetto


Laboratorio MTI

La Macchina per il Teatro Incosciente (MTI - è difficile descriverla solo a parole, per saperne di più click qui) ha alcune caratteristiche che possono proficuamente essere sfruttate in ambito formativo.
Grazie al fatto che separa visibilmente le istruzioni dei movimenti scenici dalle battute, evidenzia con la forza dei fatti le caratteristiche particolari dei testi teatrali rispetto a quelli letterari.
Inoltre, dovendo produrre movimenti esatti, obbliga a una scrittura breve ma estremamente precisa e richiede la pazienza delle molte correzioni e ricorrezioni, mantenendo però la presa emotiva di un percorso divertente.
Infine, pur nella sua brevità (l’evento finale dura 3-5 minuti) rappresenta un percorso logico completo dal primo approccio al testo originale fino alla sua traduzione scenica.

Il laboratorio permette un’esperienza delle fasi fondamentali che presiedono alla realizzazione di una MTI tralasciando, per ragioni ovvie di tempo, la trasmissione di tutte le competenze preliminari necessarie alla realizzazione di una MTI reale: per queste si veda il corso “Il teatro degli oggetti” più sopra e la proposta formativa generale dell’Atelier delle Figure di sui si parla più sotto.
Si tratta dunque di una proposta diretta o a persone già in possesso di esperienze teatrali di altro tipo o a gruppi che intendano utilizzare lo schema logico delle MTI all’interno di altre ricerche o attività sulla comunicazione.

Programma
I partecipanti giocano con alcuni esemplari pre-esistenti di macchine; segue la presentazione generale sui meccanismi propri del teatro d’oggetti.
Poi, secondo quanto si sarà predefinito, viene affrontato uno dei due percorsi qui sotto descritti:

1) (privilegia la messa a fuoco della struttura formale che genera la drammaturgia della MTI)
- i partecipanti ricevono una serie di oggetti, una storia, e le regole consentite.
- devono risolvere il puzzle di rappresentare quella storia con quegli oggetti rispettando le regole del gioco.
- una volta fatto ciò devono generare le istruzioni che permettano ad altri di ripetere la rappresentazione.

2) (privilegia gli aspetti ideativi; richiede un calendario che preveda tempi intermedi per il reperimento degli oggetti)
- a partire da una lista di situazioni emblematiche fornita, i partecipanti scelgono una ristretta rosa su cui provare a cimentarsi
- esplorano le suggestioni di abbinamento che possano guidare alla scelta degli oggetti che le rappresentino
- procurati gli oggetti, ne organizzano la presentazione scenica e il testo narrativo che accompagna l’azione)
- saggiano la reazione degli spettatori con alcuni colleghi; apportano le eventuali modifiche
- generano le istruzioni che permettano ad altri di ripetere la rappresentazione.

caratteristiche:
UTENZA: adulti o adolescenti
GRUPPO: max. 16 persone
DURATA: 12 ore; 4 incontri di 3 ore o ‘full immersion' (2 incontri di 6 ore)
SPAZI: almeno due locali, uno dei quali oscurabile; possibilità di ricovero dei materiali; 4 Tavoli grandi
MATERIALI: da definire per ogni progetto
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L'Atelier delle Figure

Programmi di formazione più articolata, dove è possibile acquisire competenze più estese sulle tecniche del Teatro di Figura, sulla drammaturgia e altro, necessarie a sviluppi più ampi dei progetti qui descritti, sono svolti in sinergia con l'Atelier delle Figure / scuola per burattinai e contastorie a cui si rimanda per notizie più dettagliate.
Atelier delle Figure